14/05/2019: Gattini, ecologia e pace battuta da Sotheby’s




L’originale opera Gattini ecologia e pace realizzata da Giuseppe Siniscalchi su carta ecologica a strappo con effetto fluo al buio è stata battuta da Sotheby’s in asta di beneficenza il 14 maggio 2019.

https://www.cipmo.it/aree-di-intervento/arte-per-cipmo/galleria_fotografica_asta_2019/?fbclid=IwAR2XcThwEdtJK3BiBwZaJW_xyZtIoAIJ_Eu72qRwBYP6b84GIn0u9ZZ0Lvg

La notizia ha avuto diffusione internazionale anche sul celebre blog giapponese di Yukihide Kato:  http://shiroyuki.doorblog.jp/archives/52426530.html

Immagini dell’evento:

Di seguito le immagini del fronte e del verso dell’opera, una recensione del Prof. Guglielmino e le schede tecniche:

Amorevolezza felina in Gattini ecologia e pace

di Gabriele Guglielmino

Gattini ecologia e pace, così si chiama una delle ultime opere di Giuseppe Siniscalchi, artista avvocato e fondatore del Fronteversismo, movimento i cui principi di fratellanza e amore universali sono rappresentati da questi due amorevoli felini, dotati di uno sguardo acceso e perplesso allo stesso tempo.

L’artista, mostrando una delicatezza e sensibilità raffinatissime, ha utilizzato un supporto estremamente semplice e facile allo strappo – i materiali poveri non sono nuovi nella sua produzione –   per realizzare questi due “pannelli artistici” destinati, in occasione dell’asta del 14 maggio di Sotheby’s, a far letteralmente entusiasmare tutti gli amanti di questi graziosi animali di compagnia e ad attirare la curiosità intellettuale e lo spirito critico degli appassionati d’arte.

D’altronde, essendo l’autore Giuseppe Siniscalchi, di cui conosciamo l’affinità con la cultura orientale e la ricchezza di rimandi simbolici presenti nelle sue opere, non dobbiamo commettere l’errore di fermarci a questa apparente graziosià.

Per prima cosa la scelta del formato e del supporto, due veli di carta ecologica verticali e rettangolari, quasi fossero un dittico che richiama uno dei formati utilizzati nel Rinascimento, pensiamo ad esempio al doppio ritratto Battista Sforza e Federico da Montefeltro di Piero della Francesca.

In sostanza l’artista ricorda che, anche dalla materia più umile, ad esempio i materiali semplici utilizzati nell’ Arte povera, è possibile alludere a valori alti e alla nostra importante tradizione culturale e artistica.

In secondo luogo la scelta dei punti di vista: i due gattini guardano in direzioni diverse, quello del fronte appare come rapito da un richiamo alla sua sinistra (o alla nostra destra) mentre quello sul verso come se avesse colto un segnale nel cielo, il sole-luna wa (sguardo dal sotto in sù).

A questo proposito noi tutti abbiamo fatto esperienza del “radar” presente negli occhi espressivi di questi amorevolissimi e alteri felini ma questo sguardo, così attento e vigile,  è anche lo stesso sguardo del Fronteversismo pronto a cogliere ogni aspetto della realtà sociale in cui opera.

Un altro aspetto da non trascurare è il rapporto parola-immagine, uno degli elementi costitutivi delle opere fronteversiste.

In questo caso le due “icone  feline” sono accompagnate da pensieri illuminati che corrispondono esattamente ad alcuni principi numerati presenti nel Manifesto del Fronteversismo e richiamanti il sorriso (n10), l’umiltà (n14) e la necessità di andare oltre l’apparenza (n 4).

Concludendo, l’amore per la vita (i graziosi gattini) e la natura (il recupero di ogni elemento per evitare gli sprechi e l’inquinamento del Cosmo), associati ai principi fronteversisti riportati e perfettamente leggibili (due in italiano e uno inglese) costituiscono il messaggio universale , espresso anche in questa nuova circostanza,  dal Fronteversismo di Giuseppe Siniscalchi.

gattini1

gattini2

gattini1

gattini2